Il centro Equipe Logodinamica effettua colloqui diagnostici per lo studente affetto da balbuzie, al fine di rilasciare la certificazione idonea per richiedere un Piano Didattico Personalizzato da parte della scuola.
Sarà nostro dovere “consigliare” su come procedere per la tutela della persona che balbetta in ambito scolastico.
Per mancanza di una normativa a tutela di chi balbetta, spesso l’insegnante per la valutazione didattica adotta gli stessi parametri che vengono impiegati per i normofluenti: all’alunno balbuziente di regola viene richiesto di leggere, o di essere interrogato verbalmente, costringendolo a subire inutili umiliazioni.
A causa di questo disturbo spesso il soggetto disfluente è vittima di “bullismo”, o di presa in giro da parte dei compagni.
Non dimentichiamo che anche il sarcasmo ’mediatico’ che si ritrova attorno alla percezione di questo sintomo, come le barzellette che si raccontano sui balbuzienti, non fa altro che incentivare atteggiamenti di derisione.
Attualmente in ambito scolastico le cose stanno cambiando: facendo riferimento alla direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 recante “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” , e alla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, ove si estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento (principi enunciati dalla Legge 53/2003), anche la balbuzie potrebbe rientrare nei cosiddetti Bisogni Educativi
Speciali, richiedendo da parte degli insegnanti una speciale attenzione.
Per Bisogni Educativi Speciali (BES) s’intende: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
Anche se la legge non menziona espressamente disposizioni relative alla balbuzie, sulla scorta di tale normativa, il genitore con un’adeguata certificazione medica potrà richiedere una personalizzazione della didattica con misure compensative, o dispensative.
Inoltre sarà anche compito del teams dei docenti indicare l’adozione di una personalizzazione della didattica con relative misure.
La certificazione sarà necessaria per stilare il Piano Didattico Personalizzato che aiuterà l’alunno disfluente in ogni sua prestazione verbale.
Tale piano tutelerà l’alunno disfluente sia in merito alla valutazione, e sia nel rapporto con i compagni di classe.
La strategia valutativa sarà posta per favorire “la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno”. (Legge 53/2003)
La scuola, già di per se mette a dura prova qualsiasi bambino, in quanto ciascuno è chiamato a confrontarsi con un ambiente sociale imperniato sulla competizione.
Ogni bambino, per il buon esito del suo adattamento scolastico deve aver acquisito una sufficiente fiducia di base, di fondamentale importanza per lo sviluppo delle proprie capacità cognitive e sociali.
Per buona parte dei bambini affetti da balbuzie l’impatto scolastico viene vissuto in modo drammatico.
Circa il 70 % dei soggetti da noi esaminati hanno acquisito la consapevolezza delle loro difficoltà verbali proprio con l’inizio del periodo scolastico, e nel 30 % dei casi la balbuzie è scoppiata con l’entrata nella scuola materna.
Con l’impatto scolastico, in molti bambini disfluenti si sviluppano sentimenti di sfiducia, stati depressivi, sintomi somatici, fobia della scuola e inibizione intellettiva.
Anche se si verificano tali sintomi, nella maggioranza dei casi il quoziente intellettivo appare nella norma.
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