Il periodo natalizio è uno dei momenti più attesi dell’anno, ricco di aspettative di gioia, serenità e condivisione affettiva. Il Natale rappresenta l’incontro, il focolare domestico, e soprattutto rappresenta la festa dell’Amore gratuito: un Amore rappresentato dall’essenza della Natività. I giorni che precedono questa festa portano con sé un senso di speranza, positività e un desiderio di pace universale. Tuttavia, non è raro che questa atmosfera idilliaca si mescoli a sentimenti di malinconia o stress, rendendo le festività un periodo ambivalente per molte persone creando di fatto una sindrome denominata “Christmas Blues” o “depressione natalizia”.
Cosa vuol dire “Christmas Blues”?
Il termine “Christmas Blues” si riferisce a un insieme di sentimenti di tristezza, malinconia, ansia o stress che possono emergere durante il periodo natalizio. Sebbene il Natale venga tradizionalmente associato a gioia, unione familiare e celebrazioni, per molte persone può rappresentare un momento di difficoltà emotiva.
Lo spirito natalizio può assumere una tonalità depressiva e malinconica. La persona non sente di condividere la gioia di questa festa, soprattutto perché potrebbe mettere in moto traumi passati, senso di solitudine, aspettative infondate, dover reggere al “protocollo natalizio” presso i parenti, senso di esclusione (gli altri hanno e io no), si riattivano lutti passati, e soprattutto emerge un senso di fallimento riflettendo sulle tappe non raggiunte, facendo i confronti con gli altri. Ovviamente l’Io ne esce distrutto perché viene immesso in una centrifuga negativa
Attualmente, in diversi sondaggi emerge una forte ansia relativa al Natale: il Christmas Blues, spesso definito anche ansia natalizia, è uno stato emotivo di malinconia, che colpisce molte persone durante le festività natalizie. Per molti può rappresentare un periodo di bilanci emotivi, dovute a pressioni sociali. Secondo recenti studi, oltre il 40% degli italiani prova ansia e stress durante le feste, con le donne più colpite degli uomini (42% contro il 29%) e i giovani adulti (18-34 anni) particolarmente vulnerabili ai sintomi del Christmas Blues, che lamentano stanchezza, insonnia e irritabilità.
Mentre il Christmas Blues si associa al lamento malinconico, la sindrome del Grinch è una condizione psicologica caratterizzata da un’avversione o indifferenza verso il periodo natalizio e le sue tradizioni. Il termine trae ispirazione dal personaggio del Grinch, creato dal Dr. Seuss, noto per il suo odio verso il Natale. In questa sindrome emerge aggressività, isolamento, tendenza a “guastare la festa”, sovversione della gioia altrui. Emerge insonnia, isolamento, oppure si “recita a soggetto”, non facendo trapelare la reale avversione contro lo spirito natalizio.
La magia del Natale e il lato oscuro del Christmas Blues
Le luci scintillanti, le decorazioni nelle vetrine e il calore delle riunioni familiari rappresentano l’immagine ideale del Natale. Eppure, non tutti vivono questa stagione come un momento di pura felicità.
Nel Natale emerge un lato oscuro, l’Ombra, come direbbe C. G. Jung, fa la sua comparsa e cerca di sovvertire il sistema natalizio. In questo lato oscuro emergono fantasie distruttive ai danni dell’Io, e come dice la Dr.ssa Silvia Dell’Orto , psicoterapeuta del centro Equipe Logodinamica di Milano, i ragazzi spesso non ne parlano per vergogna, si rinchiudono in loro stessi e il loro comportamento diventa ansioso e soprattutto aggressivo verso i genitori, o le persone care.
Secondo il Dr. Enrico Caruso , il Christmas Blues è l’espressione di un disagio più profondo, ove “i nodi vengono la pettine”: si fa strada un’affettività conflittuale con una chiara richiesta di aiuto, però sottaciuta. Secondo Il Dr. Caruso, bisogna intervenire alla radice, la festa passa, ma il disagio si annida nel profondo.
Guarda il video del Dr. Enrico Caruso su Christmas Blues in YouTube.
Il Dott. Enrico Caruso è uno psicologo, psicoterapeuta, psicopedagogista e musicoterapeuta con sede a Milano, specializzato in psicoterapia ad indirizzo psicosomatico.
Formazione e Specializzazioni
Psicoterapia Psicosomatica: Specializzato nell’approccio che integra mente e corpo per il trattamento di disturbi psicosomatici
- Musicoterapia: Utilizza la musica come strumento terapeutico per facilitare l’espressione emotiva e promuovere il benessere psicologico
- Docenza e Ricerca: Ha collaborato con l’Università Cattolica di Milano e ha partecipato a numerose attività di ricerca e docenza in ambito psicologico
Cause del Christmas Blues
Molte persone sperimentano quello che è comunemente noto come “Christmas Blues” o “depressione natalizia“.
Ecco alcune delle principali cause:
- Aspettative irrealistiche: Le narrazioni ideali dei media, e soprattutto dei social, possono far sentire inadeguati coloro che vivono in un blues natalizio malinconico. La persona confrontandosi con gli altri, si annichilisce, aumentando lo stato depressivo.
- Ricordi dolorosi: Le festività possono riaprire ferite del passato o accentuare il dolore per una perdita recente.
- Solitudine: Chi vive isolato o lontano dai propri cari può percepire maggiormente il senso di isolamento. Anche chi vive con i propri cari potrebbe avvertire la solitudine, in quanto non riesce ad aprire il proprio cuore
- Stress finanziario: Le spese per regali, cene e viaggi possono creare un peso insostenibile. I costi sono aumentati e molti italiani dovranno ridurre le pretese opulente del passato.
- Fatica fisica e mentale: I preparativi intensi possono portare a esaurimento, aumentando la vulnerabilità emotiva. Nell’apparire ci si perde.
Sintomi e segnali da non sottovalutare
La sindrome del Christmas Blues si manifesta con sintomi che includono tristezza persistente, stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, irritabilità, disturbi del sonno e sensazione di isolamento. Nei casi più gravi, possono comparire pensieri negativi o idee suicidarie.
Strategie efficaci per affrontare le difficoltà emotive
Per vivere il Natale con maggiore serenità, è utile adottare alcune strategie:
- Accettare le emozioni: È normale sentirsi sopraffatti. Non forzate la felicità, ma accogliete i sentimenti che provate. Cercate di capire ciò che sta succedendo e abbiate il coraggio di parlare con i vostri cari, o con persone che vi stanno vicine
- Create il vostro Natale: Concentratevi sui piccoli piaceri, senza cercare la perfezione. Regalatevi qualcosa che vi faccia star bene. Uscite dal lamento e andate verso il Natale, perché rappresenta la speranza.
- Crea la tua attività natalizia: oltre al sonno regolare, regalati tanta attività fisica e sociale. Non rifiutare l’incontro. Ti consiglio anche un’attività di volontariato, perché il sorriso dell’altro diventa la tua migliore cura.
- Vai verso il DONO: il Natale è condivisione, ricerca dei doni semplici da offrire alle persone che ami, il dono è solo simbolico, rappresenta il desiderio di esserci per l’altro. Tutto ritorna, e nella condivisione ci troverai l’essenza dello spirito natalizio.
- Chiedere supporto: Se non riesci a condividere il disagio, non aspettare altro tempo, contatta uno psicoterapeuta e inizia il tuo percorso verso la Libertà.
Il pensiero di Freud sulla depressione
Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, non trattò direttamente il tema del Christmas Blues, ma il suo lavoro sul lutto e la melanconia offre una base per interpretare questa condizione.
Di seguito i concetti fondamentali di S. Freud:
- Melanconia e lutto: Freud distingue il lutto (una reazione naturale alla perdita) dalla melanconia (una condizione patologica). Durante le feste, molte persone possono sperimentare un ritorno di ricordi legati a perdite passate, alimentando una forma di melanconia. Le festività possono rendere più evidente la mancanza di una persona cara o di un’esperienza ideale, trasformando la gioia attesa in dolore interiore.
- Conflitti inconsci: Freud sottolineava che molti sintomi depressivi derivano da conflitti inconsci irrisolti. Il Natale, con le sue aspettative di armonia e perfezione, può amplificare tensioni inconsce legate alla famiglia, all’identità personale e al senso di appartenenza.
- La pressione del “Super-Io”: Secondo Freud, il Super-Io, la componente morale della psiche, può diventare oppressivo, giudicando severamente l’individuo per ciò che percepisce come mancanze o fallimenti. Durante le festività, questa pressione può intensificarsi, portando a sentimenti di colpa o inadeguatezza.
La prospettiva delle neuroscienze sul “Christmas Blues”
La neuroscienza moderna affronta la depressione come un fenomeno bio-psico-sociale, in cui fattori biologici, psicologici e ambientali si intrecciano.
- Squilibri neurochimici: La depressione è spesso associata a livelli alterati di neurotrasmettitori come serotonina, dopamina e noradrenalina. Durante le feste, cambiamenti nelle abitudini (come alterazioni del sonno o dell’alimentazione) e lo stress possono influenzare questi sistemi neurochimici, peggiorando i sintomi depressivi.
- Cambiamenti stagionali: Le festività natalizie coincidono con l’inverno nell’emisfero settentrionale, un periodo in cui molte persone sperimentano il Disturbo Affettivo Stagionale (SAD). La riduzione della luce solare può alterare il ritmo circadiano e la produzione di melatonina e serotonina, contribuendo a stati d’animo depressivi.
- Risposta allo stress: La neuroscienza evidenzia come eventi stressanti attivano l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), aumentando i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Durante il Natale, le pressioni sociali e finanziarie possono aumentare l’attivazione dell’HPA, amplificando sintomi come ansia e umore depresso.
- Plasticità neuronale e ricordi: Il cervello associa le esperienze emotive ai ricordi attraverso la plasticità sinaptica. Il Natale, con i suoi simboli e tradizioni, può evocare ricordi legati a traumi o perdite, riattivando percorsi neuronali associati al dolore emotivo.
Punti in comune tra Freud e la neuroscienza
Nonostante le differenze metodologiche, ci sono alcune convergenze:
- Memoria ed emozione: Freud enfatizzava il ruolo del passato e dei ricordi inconsci nel plasmare l’emozione presente, un concetto che la neuroscienza conferma attraverso lo studio del sistema limbico e dell’amigdala.
- Stress e conflitti: Freud descriveva il conflitto tra istanze psichiche, mentre la neuroscienza lo traduce in termini di attivazione cronica dell’asse HPA e circuiti di stress.
- Centralità dell’ambiente: Entrambe le prospettive riconoscono come il contesto sociale e ambientale influenzi profondamente l’esperienza emotiva.
Christmas Blues e festività natalizie: cosa dice la scienza?
Un sondaggio YouGov del 2019 ha riportato che il 36% della popolazione britannica ha dichiarato che dicembre, e in particolare il periodo natalizio, hanno un impatto favorevole sulla propria salute mentale e il 31% non ha segnalato alcuna differenza nella salute mentale. Tuttavia, i media popolari si concentrano principalmente (fino al 70%) sul 26% della popolazione che segnala un effetto abbastanza o molto negativo . I medici delle principali istituzioni psichiatriche ricevono ripetutamente richieste di commenti sulla presunta “ondata natalizia” di emergenze, suicidi e richieste di ospedalizzazione.
Tuttavia, le prime cinque ragioni per cui le persone si rivolgono ai pronto soccorso durante le festività, secondo il Lovelace Health System, sono:
(1) decorazioni che cadono,
(2 intossicazioni alimentari,
(3) tagli/lacerazioni,
(4) dita dei piedi rotte;
(5) problemi associati a eccessi, in particolare malattie gastrointestinali e cardiache.
Nei servizi di cardiologia e di emergenza, le festività di Natale e Capodanno sono il periodo con il più alto tasso di mortalità a causa di malattie cardiache e non cardiache rispetto al resto dell’anno.
Inoltre, sembra che esista una “rete dello spirito natalizio” nel cervello umano, che comprende diverse aree corticali. Questa rete ha avuto un’attivazione significativamente più alta in persone che celebrano il Natale con associazioni positive, rispetto a persone che non hanno tradizioni natalizie e associazioni neutre. Cluster significativi di aumentata attivazione BOLD nella corteccia motoria sensoriale, nella corteccia motoria premotoria e primaria e nel lobulo parietale (inferiore e superiore) sono stati trovati nelle scansioni di persone che celebrano il Natale con associazioni positive, rispetto alle scansioni di un gruppo che non aveva tradizioni natalizie e associazioni neutre. Queste aree cerebrali sono state associate alla spiritualità, ai sensi somatici e al riconoscimento delle emozioni facciali. Sebbene siano intriganti, questi risultati dovrebbero essere interpretati con cautela.
Conclusione
Il Natale, pur essendo un momento ricco di aspettative, può rivelarsi difficile per molte persone. Riconoscere e accettare le proprie emozioni, insieme al supporto della comunità, può trasformare le festività in un’occasione per ritrovare connessione e serenità. Essere gentili con sé stessi e con gli altri è il regalo più prezioso che possiamo offrire, rendendo il Natale un momento autentico di speranza e calore.
Riferimenti letterari – Natale
Il poeta Giuseppe Ungaretti seppe rendere in maniera precisa il senso di stanchezza, tristezza, abbandono, solitudine che si respira durante le feste Natalizie rispetto alla frenesia della vita.
Altro riferimento lo ritroviamo nella canzone “Natale” di Francesco De Gregori
“Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare.”
Per altre info leggi:
- Psicologo online Low Cost – Milano
- Abbracciare il Cambiamento e Fidarsi del Proprio “Palloncino Interiore”: Riflessioni sul TED Talk di Matteo Angotti
- Come superare le difficoltà della vita?
Fonti scientifiche sul Christmas Blues:
- Who is afraid of Christmas? The effect of Christmas and Easter holidays on psychiatric hospitalizations and emergencies—Systematic review and single center experience from 2012 to 2021
- Evidence of a Christmas spirit network in the brain: functional MRI study