Balbuzie: cause e rimedi
Il nostro trattamento si discosta dalla classica logopedia, non è un lavoro di psicoterapia analitica o cognitivista, non rientra nemmeno nei corsi intensivi per balbuzienti che si basano sulla somministrazione di una tecnica meccanica.
Noi curiamo la balbuzie considerando tutte le sue variabili che intervengono nella manifestazione del sintomo, portando la persona che ci chiede aiuto a raggiungere ogni suo progetto di vita.
La persona che balbetta deve imparare a decentrarsi dalla problematica e da ciò che gli altri pensano, imparando soprattutto a star bene, utilizzando al meglio le sue risorse.
Curare la balbuzie non è una “passeggiata” come comunemente si vuol far credere, e solitamente essa è refrattaria ad ogni forma di “meccanicismo correttivo tout court” .
La biochimica, come i meccanismi neurologici e psicologici, inducono la persona a balbettare: ecco perché nella maggioranza dei casi trattati con una tecnica basata solo sulla rieducazione della balbuzie, dopo un po’ di tempo la disfluenza ritornerà con tutta la sua forza, poiché questi meccanismi “biochimici” e psicologici tenderanno a fagocitare la stessa tecnica.
La persona che vuole smettere di balbettare, o per meglio dire ridurre il sintomo, dovrà effettuare uno sforzo “contro natura”, per cui dovrà esser munito da tanta motivazione per acquisire nuove strategie verbali, modificando l’assetto mentale ed esistenziale.
Secondo H. Benson e W. Proctor (2011 – Medici e docenti della Harvard Medical School) non trattando direttamente la balbuzie, sostengono scientificamente con l’apporto delle neuroscienze, che la mente può governare il corpo, modificando anche l’informazione genica.
Tutta la nostra metodologia agisce nella modifica della correlazione mente-corpo: ossia il linguaggio deve esser governato dalla mente e dal corpo, e non può “ribellarsi” attraverso la balbuzie.
La persona che balbetta verrà aiutata ad agire sui meccanismi biochimici, motori, corporei e psicologici che sottendono la balbuzie
Il nostro trattamento si basa sulla somministrazione di una batteria di tecniche che non nascono dall'improvvisazione, ma si attengono ad una precisa letteratura scientifica.
Secondo Benson e Proctor bisogna stare molto attenti al “riduzionismo”che comporta fallimenti ed effetti collaterali, mentre bisogna insistere sempre sull'intero, che è uguale alla somma delle sue parti.
La balbuzie tende a bloccare l’evoluzione dell’Io, influenzando quasi tutte le scelte esistenziali.
Ecco perché in chiave psicologica bisogna intervenire sulla forza dell’Io, autostima, e soprattutto sul benessere del nostro cliente.
Il nostro lavoro modifica gli input mentali che aggravano il problema.
In altri termini la persona che balbetta deve resettarsi e riprogrammarsi.
Infine egli deve imparare a star bene, uscendo dalla trappola dalla balbuzie.
Al mattino dovrà svegliarsi senza pensare la balbuzie, e alla sera dovrà prendere sonno nella massima serenità, senza farsi tormentare dagli intoppi della giornata.
In altre parole dovrà incamminarsi verso la normofluenza, sentendosi soggetto normale, in grado di sfidare il mondo e qualsiasi tipo di palcoscenico.
Il nostro lavoro è preparare guerrieri che accettino la sfida: non facciamo miracoli, il “miracolo” lo compie chi ci seguirà e chi avrà veramente il coraggio di mettersi in gioco.
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