Scopri il Corso per Superare la Balbuzie a Milano
Il Centro Equipe Logodinamica offre un corso intensivo e innovativo per chi desidera migliorare la fluenza verbale, la sicurezza e il benessere psicofisico. Scopri i dettagli e prenota il tuo primo colloquio gratuito.
Perché Scegliere il Nostro Corso per la Balbuzie?
I nostri corsi combinano:
- Tecniche verbali per ristabilire l’autenticità del linguaggio.
- Esercizi corporei per ridurre ansia e tensioni muscolari.
- Tecniche di public speaking per affrontare ogni situazione con sicurezza.
Con un approccio scientifico e innovativo, miriamo non solo a migliorare la fluenza verbale, ma anche a costruire fiducia, autostima e serenità. L’approccio unisce la terapia della balbuzie con gli elementi del benessere psicofisico.
Orari, Costi e Modalità
Sede: Milano
Costo: €600 (incluso il materiale didattico)
Fasce d’età: Adulti e minori
Orari:
- Sabato: dalle 15:00 alle 19:00
- Mesi estivi (giugno, luglio e settembre): dal lunedì al venerdì, 9:00-13:00
Prenota il tuo primo incontro per ricevere un piano personalizzato.
I corsi verranno organizzati secondo le fasce d’età suddivise in adulti e minori.
Il corso che proponiamo offre mezzi e tecniche per iniziare a comprendere la balbuzie in tutta la sua portata, agendo in profondità per apportare fluenza verbale, sicurezza e serenità.
Il Nostro Metodo: Tre Aree di Intervento per superare la balbuzie
All’interno di un meraviglioso contesto svilupperemo questo corso, basato su tecniche verbali, esercizi corporei per la riduzione dell’ansia, tecniche di public speaking, e tecniche di simulazione performativa.
Gli interessati che intendono migliorare la fluenza verbale potranno mettersi in contatto con il nostro centro, per conoscere tempi e modalità per lo svolgimento del corso.
All’interno del nostro lavoro l’utente dovrà prendere contatto col suo corpo ed utilizzarlo per produrre energie positive, riducendo le energie negative e l’ideazione depressiva, imparando a calmare il corpo per eliminare la balbuzie.
In questo corso per la balbuzie dobbiamo anzitutto definire una positiva percezione corporea, dove sperimentare il corpo come luogo sicuro di cui fidarsi ed affidarsi.
La persona deve imparare a centrarsi su stessa, delimitando l’ansia e la paura del giudizio.
Forza, autostima, e presa di coscienza del proprio “potere” saranno gli elementi centrali di questo corso.
Il nostro approccio per curare la balbuzie si dispiega mediante tre azioni:
a) Intervento sul linguaggio verbale
Dal punto di vista verbale applichiamo una tecnica “naturale” che riporta il linguaggio alla sua autenticità. La tecnica che usiamo, in parte è la stessa che da millenni viene impiegata presso la cultura dell’India per meditare, o rilassarsi attraverso la voce.
Presso queste culture millenarie paradossalmente viene usato il linguaggio per meditare: cosa impensabile per la persona affetta da balbuzie.
La persona naturalmente deve essere guidata nella conquista della fluenza verbale. Tutte le tecniche propinate (nate dall’improvvisazione) che vanno a “forzare” i meccanismi del linguaggio sono deputate al fallimento, con la possibilità di sviluppare effetti collaterali da non sottovalutare.
b) Intervento comportamentale
Questo tipo d’intervento ha come oggetto il “public speaking”.
Con queste tecniche si cerca d’indurre la stimolazione del linguaggio anche con l’ausilio di giochi verbali che agiscono sulla capacità semantica, sintattica e pragmatica.
Mediante l’applicazione di tecniche comportamentali, la persona che balbetta viene preparata per affrontare tutto ciò che ha sempre fatto paura, “terrorizzando” l’Io e il corpo , come: parlare in pubblico, relazionarsi con un’autorità (professore, datore di lavoro ecc.), parlare dinanzi ad una videocamera, ascoltarsi in cuffia, esprimere la propria aggressività o qualsiasi forma di emozione.
La persona con questa metodologia viene equipaggiata per affrontare la quotidianità e le relazioni sociali, senza paura e senza vergogna.
Si lavora sul Sé-sociale, ossia sulla percezione del Sé in relazione agli altri. Ossia si cerca di affrontare tutto ciò che fa paura, aumentando l’autostima.
c) Intervento corporeo per la riduzione dell’ansia correlata alla balbuzie
Parallelamente, il nostro lavoro sarà sostenuto ed organizzato mediante tecniche corporee, che riducono il blocco verbale alla sua radice.
L’intervento esclusivo sul linguaggio verbale non è sufficiente a superare i blocchi se non si riduce l’ansia correlata alla prestazione verbale, che a sua volta alimenta irrigidimenti muscolari nell’area addominale e diaframmatica.
Quando si balbetta diverse aree corporee entrano in contrazione. Il più delle volte si assiste a movimenti incontrollati di parti del soma che non hanno alcuna relazione con l’atto verbale.
Alcuni soggetti per aiutarsi ad emettere la parola effettuano delle articolazioni muscolari inusuali (sincinesie), che sembrano dei veri e propri “riti” atti a scongiurare o a superare il blocco.
Le tecniche corporee si basano sui principi dell’ipnosi, in cui la persona governa il corpo potendo affrontare qualsiasi tipo di performance.
In realtà bisogna agire sul condizionamento mentale, cercando di stabilire nuove interconnessioni sinaptiche affinché la persona possa eliminare il pensiero di essere balbuziente.
E’ inutile agire compulsivamente sul linguaggio se non si agisce su tutto l’hardware (corpo), per poi agire reimpostando il software (mente).
Benefici del Corso per superare la balbuzie
- Ritrovare la fluenza verbale senza forzature.
- Migliorare l’autostima e affrontare le sfide quotidiane con sicurezza.
- Ridurre l’ansia e lo stress attraverso un approccio olistico.
Prenota il Tuo Primo Colloquio Gratuito e Vinci la balbuzie
Prenota oggi il tuo primo colloquio, in presenza o online. Durante l’incontro valuteremo le tue esigenze specifiche e creeremo un percorso personalizzato per il tuo benessere psicofisico e verbale.
Contattaci ora e inizia il tuo viaggio verso una nuova sicurezza!
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Il Dr. Enrico Caruso racconta la sua balbuzie
Dal suo libro “Balbuzie: aiutiamoci con 100 risposte” – 2001 Franco Angeli Editore – Pagg 146-150
“Durante i primi anni della scuola elementare, per i problemi che incontravo nella lettura e nell’interrogazione orale, cominciai a provare le prime sensazioni di inferiorità e di diversità rispetto agli altri bambini. Ricordo che non avevo assolutamente problemi di apprendimento, ma le difficoltà foniche mi demotivavano dallo studio: ogni sforzo che facevo lo sentivo inutile. (…)
Arrivarono le medie e la balbuzie peggiorò con l’impatto con questa realtà scolastica più complessa. In quegli anni cominciarono a comparire anche le sincinesie ( movimenti involontari della bocca e degli arti). (..)
Nel primo periodo delle scuole superiori le difficoltà foniche variavano secondo il tipo di rapporto che instauravo con i diversi professori. Ricordo che per negare le mie difficoltà, spesso nei confronti dell’autorità assumevo un atteggiamento provocatorio e di sfida
In età adulta, per ciò che concerne specificatamente la balbuzie ho sempre cercato nuove terapie, applicando diverse metodologie al trattamento di questo sintomo così variegato (.)
Oggi, la mia guarigione e la sete di conoscenza, si è tramutato in una professione al servizio degli altri. La mia storia passata è diventata uno strumento di monitoraggio e di cura della sofferenza altrui. I sentimenti e le pene passate diventano elementi centrali per rianimare un cuore che si è fermato.”
Playlist
Leggi le testimonianze
- Claudia S.
- Milano
- Psicoterapia
Non avrei parole per esprimere quanto é stato fondamentale per la mia vita l’incontro e il percorso con il dott. Enrico Caruso. Posso veramente dire che la mia vita è cambiata, io sono cambiata molto e in meglio. Lo ringrazio di cuore e gli auguro veramente il meglio!
Mi mancherà… ma è arrivato il momento di… “camminare” da sola…
Grazie per gli insegnamenti, gli custodirò nel cuore!
Alle persone che si stanno chiedendo se é la scelta giusta per loro… secondo me assolutamente sì!
Oltre ad essere molto professionale Enrico è una persona speciale.
Molto solare ed ottimista.
Grazie ancora ! ❤️❤️❤️🙏🏼🙏🏼🙏🏼
E appuntamento sui social ormai 😁😎🕺🏻
- Lorena B.
- Milano
- Public speaking
Il corso di public speaking che ho frequentato del dott. Enrico Caruso è stato estremamente esperienziale e coinvolgente.
Gli esercizi-compiti suggeriti e le simulazioni effettuate all’interno del gruppo mi hanno aiutata ad affrontare poi nella realtà le situazioni di maggior tensione, con più tranquillità e soprattutto mi hanno permesso di acquisire maggiore sicurezza, fiducia e stima in me stessa.
Un grazie di cuore al dott. Caruso per aver guidato con notevole competenza il gruppo, con preziosi suggerimenti e senza mai giudicare.
Grazie per aver ascoltato, supportato e aiutato tutti noi corsisti in questo percorso con grande tatto, straordinaria competenza e notevole saggezza!
- Gisella A.
- Psicoterapia
Ho iniziato il mio percorso ,con il dott.Enrico Caruso tramite videochiamata.
Il dott.Caruso si e’ rivelato un professionista particolarmente disponibile all’ ascolto ed alla comprensione, molto colto, un punto di riferimento indispensabile in un periodo negativo della mia vita.
Psicoterapeuta garbato nei modi, empatico e serio, punto di forza necessario per un reale cambiamento.
Professionista validissimo, egli ha rappresentato un per me un aiuto molto importante per la risoluzione di disagi emotivi al fine di favorire un cambiamento a livello psicologico e comportamentale, e’ stato un sostegno indispensabile per un reale processo di crescita.
Lo consiglio vivamente!
- Alex A.
- Milano
- Balbuzie
Un Buon Natale Speciale per te.
Che sei riuscito a cambiare la mia vita.
Mille volte grazie.
Mi sei stato vicino nelle sfide più difficili.
Hai combattuto con me.
Hai sconfitto le mie paure e mi hai reso felice.
Grazie Enrico.
Buon Natale
- Sandra T.
- Psicoterapia
Prima di iniziare a stare male era come se vivessi in una stanza da letto all’apparenza perfettamente in ordine: l’armadio enorme bianco sempre chiuso, il letto sempre in ordine, tutto lucidato e pulito. Se qualcuno entrava diceva: “Che bello qui è tutto pulito e in ordine!”
Quel 9 settembre 2014 di colpo l’armadio si è spalancato e sono inorridita a veder tutto il casino che ci regnava: la biancheria era tutta ammassata alla rinfusa e trovare qualcosa era impossibile. Ho passato mesi a cercare di spostare un po’ qua, un po’ là la roba cercando di venirne a capo ma non c’era verso.
Quando ho deciso di iniziare il percorso prima con Giovanni e poi anche con lei è stato come aver deciso di svuotare completamente l’armadio, e mettere tutta quella biancheria provvisoriamente sul letto, perché l’armadio aveva bisogno di una bella ripulita e con tutta quella roba era impossibile.
Una volta che l’armadio è pulito bisogna raggruppare la biancheria per genere, magari per colore, piegare e appendere tutto di nuovo, ma questa volta per bene. Solo che non sapevo nemmeno da che parte cominciare e me ne stavo impalata a mezza strada tra il letto e l’armadio, guardando un po’ verso l’uno e un po’ verso l’altro senza riuscire a muovere un dito.
Qualche volta provavo a organizzare mentalmente lo spazio guardando l’immenso armadio vuoto ma quando si trattava di passare all’azione mi bloccavo. Ero lenta, pesante e incapace di muovermi. Avrei voluto che fosse stato già tutto a posto ma nessuno poteva fare ordine al posto mio: lei e Giovanni potevate aiutarmi a capire come fare, ma il lavoro spettava a me.
Il blocco non è stato facile da rimuovere…non capivo se fosse perché costava fatica o perché il lavoro era troppo grande e le forze non erano ancora recuperate. O forse era perché ormai mi ero abituata a pensare che non ce la potevo fare, che non ero in grado; mi sembrava addirittura che desse fastidio il fatto che potessi farcela e venivo scoraggiata a farlo invece che aiutata e questo mi demoralizzava. Allora è come se ad un certo punto lei avesse messo le sue mani sulle mie e materialmente mi avesse guidato a posizionare la biancheria nell’armadio. Abbiamo iniziato a mettere tutto in ordine, poi le rifiniture si sarebbero potute fare più in là. Vedere tutto in ordine mi darà sicuramente fiducia in me stessa e coraggio per proseguire da sola, allora potrò divertirmi a ordinare le cose per tonalità di colore, o magari per genere, o per lunghezza…piego invece di appendere…o appendo invece di piegare…cambiare spesso aiuta a non fossilizzarsi sempre e solo su una soluzione, che magari non è che un’alternativa tra tante.
Mentre all’inizio le mie mani si lasciavano completamente guidare dalle sue, piano piano hanno iniziato a indirizzare, a decidere dove e come posizionare la biancheria, e un capo dopo l’altro l’armadio si è riempito e alla fine non mi sono nemmeno accorta che stavo proseguendo da sola, che lei lentamente aveva mollato la presa. E’ successo un po’ come quando la mamma insegna ad andare in bicicletta al suo bambino: all’inizio tiene il sedile da dietro e poi lo lascia continuando ad incitarlo e lui, senza nemmeno accorgersi che sta pedalando da solo e che va avanti unicamente grazie all’incoraggiamento che sta ricevendo dalla mamma, arriva alla fine della strada.
Guardo l’armadio e certo non è tutto perfetto come vorrei, ma anche accettare le imperfezioni che ci sono nella propria vita è un lavoro importante perché vuol dire amarsi per ciò che si è, con i propri limiti e le proprie difficoltà. Se io sono ciò che sono oggi è anche grazie a queste. La mia forza nasce dai giorni in cui ho dovuto asciugarmi le lacrime, rialzarmi e andare avanti, non da quelli in cui tutto scorreva liscio e senza fatica. Il passato non si può cambiare, ma il presente è ancora tutto da costruire e io ora so che ce la posso fare. C’è sempre lavoro da fare nel mio armadio, e ci vuole impegno e forza di volontà per mantenerlo pulito e in ordine, ma è anche stimolante e divertente provare a cambiare disposizione alla biancheria, trovargli un posto nuovo, mettere in risalto quella che preferisco…e sto anche imparando ad affrontare il cambio biennale dell’armadio non solo come un dovere e una scocciatura ma anche come un’opportunità che mi permette di buttare ciò che non mi serve più e di acquistare nuovi capi in sostituzione dei vecchi.
Ma la cosa più bella è che so che non sono più sola, che in qualunque momento posso ancora contare sul suo aiuto e che c’è qualcuno che crede in me.
Grazie.
- MIrko S.
- Balbuzie
Volevo dire una cosa,
Ma… probabilmente per essere compreso ne menzionerò almeno una mezza dozzina,…
Ho già scritto molto e su di me non vorrei parlarvi tanto, ma la magia in me si accese dopo innumerevoli visite “senza senso “.
Per di più oltre che al pagamento eccessivo e relative problematiche familiari e sociali, nonché terapie con metodi stupidi, e mi fermo dicendo semplicemente privi dei fondamentali requisiti tecnico-professionali, dopo tanti anni trovai un posto in Milano quasi per caso.
Essendo io un abile sognatore trovai di mio gusto la zona come punto di riferimento: andavo spesso a Radio Italia prima che si trasferisse a Cologno, e il coraggio di cercare la magia si accese per questo semplice motivo.
Inizialmente conoscevo già la strada e sapevo andarci da solo senza. …chiedere niente a nessuno, senza parlare con nessuno, così vivevo, prima di telefonare al Dott Enrico Caruso.
Puntai su me stesso e telefonai e…. dall’altra parte del telefono lo sentii rispondere con la sua professionalità nel lasciare a me la scelta e non il dubbio.
Dieci minuti prima dell’appuntamento lo chiamai al telefono per avvisarlo di un leggero ritardo, e intanto stavo cercando parcheggio.
Lui rimase con me in linea fino al citofono. … piccole cose, ma lui mi diceva la verità, riuscii quindi ad aprirmi la porta, e cadde il mattone più grande che avevo sullo stomaco.
Quel mattone era così grande che, una volta tolto, iniziai a respirare e a parlare, ne avevo proprio bisogno, e dopo un solo anno ho imparato a fare ciò che va fatto ….
L’evoluzione di un pensiero. ..
Sta nella concentrazione di un respiro!
Chi balbetta deve considerarlo sempre!
Non esiste una magia, ma noi possiamo farle. ……
e se non ne siete convinti, cercate balbuzienti storici! A voi la scelta!
Non abbiate dubbi! Mirko
- Renzo K.
- Public speaking
Da un po’ lavoro in Francia e ho partecipato recentemente ad un Team Building Aziendale.
Durante la presentazione, il top manager pretende che i nuovi dipendenti si presentino in pubblico. Sono rimasto spiazzato da tutto ciò. Naturalmente fortunato come sono, la presentatrice mi consegna immediatamente il microfono e da lì a poco avrei dovuto a parlare davanti ad un centinaio di persone e in aggiunta non conoscendo la lingua.
Grazie al lavoro svolto con il dottor Caruso, ho imparato che parlare è la cosa più naturale che ci sia al mondo.
In sintesi, mi son presentato e ho concluso alla fine dicendo “vive la France, vive le bidet”.
Spero che questa testimonianza vi rincuori e spero che al più presto possiate dire “adieu” alla paura di parlare in pubblico.
Con il dottore siete in buone mani.
- Stefano P
- Public speaking
Buongiorno, la due giorni di presentazione è andata bene! Dalla seconda presentazione in poi avvertivo sempre più sicurezza, molto più che la prima; anche se mi è stato detto che sono andate tutte bene. Probabilmente è una questione di “riscaldamento”, e’ meglio prendere parola fin da subito e parlare ad ogni occasione per entrare in sintonia…tutto ok cmq👍
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