Psicoterapia per la gestione della separazione e del divorzio

Il centro Equipe Logodinamica di Milano propone delle sedute di coppia, o individualizzate , per coloro che necessitano di un sostegno psicologico per affrontare la dura situazione della separazione e del divorzio.

La psicoterapia è finalizzata per sollecitare nella persona le sue capacita di resilienza in fase di separazione dal partner.

Ogni fine rapporto ha un sorta di processo evolutivo (o involutivo) da rispettare: vi sono tappe che porteranno entrambi i partners ad elaborare un nuovo progetto di vita, ma prima di approdare alla scelta definitiva diventa essenziale l’ “elaborazione del lutto”.

Nel concetto di lutto troviamo diverse istanze che saranno vagliate nel corso delle terapia:
• accettazione del fallimento;
• gestione del conflitto e delle richieste mai riconosciute;
• gestione del’educazione dei figli;
• gestione del bilancio economico;
• gestione dei beni in comune: esempio casa di proprietà;
• sviluppo di eventuale causa giudiziaria.

Nella fase di separazione/divorzio arriva tutto il “non detto” mai affrontato, che diventa materiale esplosivo da maneggiare con cura.

Nella ricerca di un’identità di coppia, i partners attraverso la comunicazione affettiva, cercano di conoscersi nelle loro parti più intime per trovare un accordo sulle loro differenze, per raggiungere un adeguato soddisfacimento sessuale, per rendersi consapevoli riguardo alla loro capacità di sentirsi adatti rispetto alle future responsabilità e soprattutto riguardo al desiderio di sentirsi genitori.

Quando l’accordo non è stato raggiunto all’interno della coppia, lo “scoppio comunicativo” segna la morte della coppia, dove si riconosce nel partner l’impossibilità di poter soddisfare il desiderio di un “completamento” e di una crescita emotiva.

In questi casi la decisione di una separazione potrà essere un modo per rilanciare l’investimento affettivo verso altri “lidi” più corrispondenti alle proprie aspettative.

Lo scoppio si verifica in quelle coppie che permangono in uno stile comunicativo adolescenziale, improntato da una spasmodica ricerca della persona ideale che dovrebbe soddisfare delle “idealizzazioni magiche”, corrispondenti a desideri infantili non appagati.

In questo genere di coppia l’accordo sulle differenze non potrà mai esser raggiunto, in quanto si tende a negare la realtà dell’altro.

Alcune volte pur di non affrontare la realtà della differenza, uno o entrambi i partners si modellano a “immagine e somiglianza” dell’altro, intrappolandosi così in un copione che diventerà la morte esistenziale di ognuno.

Vi sono casi in cui lo scoppio potrebbe diventare terapeutico soprattutto nelle “coppie parassitarie” ove vige uno stile comunicativo improntato all’evitamento delle tappe decisive che segnano l’evolversi della relazione verso nuove responsabilità.

Paradossalmente pur vivendo nel nulla, attraverso il parassitismo ognuno esercita la funzione di preservare l’altro dalla solitudine, dal vuoto e da sentimenti depressivi.

La comunicazione affettiva rimane sempre in uno stato di sospensione, ove i riferimenti sono l’abitudine e il far finta di esserci, aventi la funzione di anestetizzare qualsiasi spinta verso il cambiamento esistenziale.

La comunicazione intrappola i componenti famigliari quando questi non sono differenziati e protetti da confini e da ruoli strutturati e flessibili.

In questi casi il conflitto interno al sistema famigliare non può essere tollerato; il caos e sentimenti confusivi caratterizzeranno gli stili comunicativi.

Quando invece vige un rigido controllo relazionale, non vengono riconosciute le esigenze dei componenti e tanto meno si tollerano manovre di separazione e d’individuazione.

Un sistema caratterizzato da “invischiamento” , da caos , da rigidità o da iperprotettività, tende al mantenimento di un equilibrio stagnante, spesso sacrificando la sanità mentale di qualche individuo.

La difficoltà comunicativa esiste quando i partners della coppia non riescono ad alternare i propri ruoli con flessibilità verso la complementarità (che ne stabilisce la differenza dei ruoli) e la simmetria (espressione dell’uguaglianza dei ruoli) .

In un sistema con schemi rigidi, l’ansietà e il conflitto distruttivo trovano terra d’elezione.

Il conflitto nasce quando non vi è accordo sulle regole, sul potere relazionale, e quando non vengono riconosciute le normali pretese di autonomia.

Talvolta il conflitto non viene nemmeno riconosciuto, giace sotto le ceneri, e i componenti adottano strategie d’evitamento per non far esplodere la bomba che potrebbe minare un “matrimonio riuscito” o una “famiglia felice”. Altre volte per non affrontare il conflitto interno alla famiglia, l’aggressività viene spostata verso la realtà sociale.

Il nostro supporto di psicoterapia aiuta la Persona ad elaborare il proprio lutto, cercando di ottimizzare le proprie risorse, per ritrovare poi una nuovo adattamento rispetto alle scelte future.

Prenota il tuo primo colloquio gratuito in presenza o online. In questo primo colloquio valuteremo ogni tua esigenza, prendendoci cura del tuo benessere psicologico e corporeo.

Clicca qui 📲  e prenota un colloquio o contattaci per richiedere ulteriori informazioni.

Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più' buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'e' un'alba che ci aspetta.

Gibran