Quando parliamo di terapia di coppia e di quando può essere inutile, è fondamentale riconoscere che questo approccio può rappresentare un valido strumento per migliorare il dialogo e rafforzare il legame tra i partner.
In questa guida, voglio parlarvi dei segnali da tenere d’occhio e delle situazioni in cui la terapia di coppia potrebbe non funzionare. È davvero importante che le coppie riconoscano questi segnali per poter prendere decisioni consapevoli sul loro percorso relazionale.

Terapia di coppia: quando è inutile? I segnali da riconoscere
Se uno o entrambi i partner non sono realmente disposti a impegnarsi nel percorso terapeutico, le probabilità di successo si riducono drasticamente.
Di seguito analizziamo le situazioni più comuni in cui la terapia di coppia potrebbe non portare ai risultati sperati e quindi essere inutile.
1. Rifiuto di assumersi la responsabilità
Se uno dei due tende a incolpare esclusivamente l’altro per i problemi relazionali, senza mettere in discussione il proprio comportamento, il percorso terapeutico può risultare compromesso. Questo atteggiamento impedisce una comprensione reciproca e ostacola il cambiamento necessario per migliorare la relazione.
Esempi di atteggiamenti comuni che ci aiutano a capire che la terapia di coppia è inutile
- Attribuzione della colpa all’altro: Un partner che ritiene di non avere alcuna responsabilità nei confronti della coppia e incolpa l’altro per ogni difficoltà, mostrando rigidità nel proprio punto di vista.
- Rifiuto di chiedere scusa o ammettere errori: Un partner che si rifiuta di chiedere scusa, di ammettere i propri errori, di guardarsi allo specchio e di ritenersi responsabile delle proprie azioni.
- Atteggiamento difensivo: Un partner che tenta di proteggersi da un attacco percepito, rifiutando di assumersi la responsabilità rispetto a un problema, contrattaccando o lamentandosi.
- In presenza di questi comportamenti, la terapia di coppia potrebbe non produrre i risultati desiderati. È fondamentale che entrambi i partner siano disposti a riflettere su se stessi e a riconoscere il proprio ruolo nelle dinamiche relazionali per poter beneficiare appieno del percorso terapeutico.
2. Profonda mancanza di fiducia
La fiducia è il pilastro fondamentale su cui si costruisce una relazione sana e duratura. Quando questa viene a mancare, il legame tra i partner si indebolisce, rendendo difficile la comunicazione e la comprensione reciproca. In tali circostanze, la terapia di coppia può risultare inefficace, poiché l’assenza di fiducia ostacola il processo terapeutico e la possibilità di ristabilire una connessione autentica.
Il ruolo cruciale della fiducia in una relazione
La fiducia consente ai partner di sentirsi sicuri e supportati all’interno della relazione. Essa favorisce l’apertura emotiva, la condivisione di pensieri e sentimenti, e la costruzione di un legame profondo. Quando la fiducia è presente, i conflitti possono essere affrontati in modo costruttivo, poiché entrambi i partner si sentono compresi e rispettati. Al contrario, una profonda mancanza di fiducia genera insicurezza, gelosia e sospetto, creando un ambiente relazionale teso e conflittuale.
Come l’assenza di fiducia ostacola il processo terapeutico
La terapia di coppia si basa sulla collaborazione e sulla volontà di entrambi i partner di lavorare insieme per superare le difficoltà. Se manca la fiducia, questo processo diventa estremamente complesso. I partner possono essere riluttanti a condividere apertamente le proprie emozioni o a impegnarsi nelle strategie proposte dal terapeuta. Inoltre, la diffidenza reciproca può portare a interpretare negativamente le intenzioni dell’altro, impedendo progressi significativi nel percorso terapeutico.
Conseguenze di tradimenti e bugie
Tradimenti e bugie sono tra le principali cause della perdita di fiducia in una relazione. Un episodio di infedeltà o la scoperta di menzogne ripetute possono provocare ferite profonde, difficili da rimarginare. La persona tradita può sviluppare sentimenti di insicurezza, rabbia e risentimento, mentre chi ha tradito potrebbe sentirsi in colpa e isolato. Queste dinamiche creano una frattura nel rapporto, rendendo arduo il ripristino della fiducia e, di conseguenza, l’efficacia della terapia di coppia.
In conclusione, la fiducia è essenziale per il buon funzionamento di una relazione e per il successo della terapia di coppia. Senza di essa, il percorso terapeutico può risultare vano.
3. Mancanza di rispetto reciproco
Il rispetto è il cuore di ogni relazione sana. Senza di esso, la comunicazione si trasforma in una lotta di potere, fatta di critiche, svalutazioni e rancore. In questi casi, la terapia di coppia rischia di diventare un’arena di scontri anziché un’opportunità di crescita.
Perché il rispetto è essenziale in terapia
La terapia di coppia funziona quando entrambi i partner sono disposti a riconoscere i propri errori e ad ascoltarsi con apertura. Se, invece, il disprezzo e la mancanza di considerazione prevalgono, ogni tentativo di riconciliazione diventa vano. Il terapeuta può facilitare il dialogo, ma non può imporre rispetto reciproco se questo è ormai inesistente.
Segnali che indicano un’assenza di rispetto
- Critiche costanti e svalutazioni: quando uno o entrambi i partner umiliano l’altro, il clima diventa tossico e la terapia rischia di trasformarsi in un’escalation di accuse.
- Manipolazione e controllo: se uno dei due cerca di dominare l’altro anziché costruire un equilibrio, la terapia può solo evidenziare le dinamiche tossiche, ma difficilmente risolverle.
- Indifferenza e rifiuto del confronto: ignorare il partner o sminuire i suoi sentimenti significa chiudere ogni possibilità di dialogo. Se non c’è il desiderio di ascoltarsi, la terapia non può funzionare.
Se la mancanza di rispetto è radicata e nessuno dei due partner è disposto a cambiare atteggiamento, la terapia di coppia rischia di diventare una semplice formalità senza reali possibilità di successo.
4. Relazioni tossiche e dinamiche distruttive
Non tutte le relazioni possono essere salvate, e alcune possono addirittura risultare dannose per il benessere di entrambi i partner. Quando una relazione è caratterizzata da dinamiche tossiche, la terapia di coppia può diventare inutile o persino controproducente.
Cosa si intende per relazione tossica?
Una relazione è tossica quando genera più sofferenza che benessere. Questo accade quando uno o entrambi i partner adottano comportamenti dannosi, come manipolazione, controllo, critiche costanti o atteggiamenti passivo-aggressivi.
Segnali di una relazione tossica:
- Cicli di conflitto senza soluzione: litigi ripetuti che non portano mai a una vera risoluzione.
- Manipolazione emotiva: senso di colpa indotto, gaslighting e tentativi di controllo sul partner.
- Dinamiche di potere squilibrate: un partner domina l’altro, limitandone libertà e autonomia.
- Esaurimento emotivo: la relazione diventa fonte costante di stress, ansia o tristezza.
Perché la terapia di coppia è inutile?
In queste situazioni, la terapia di coppia rischia di rafforzare le dinamiche disfunzionali anziché risolverle. Se un partner non riconosce il problema o non è disposto a cambiare, il percorso terapeutico diventa sterile.
Il supporto individuale come alternativa
Quando la relazione è profondamente tossica, è spesso più utile intraprendere un percorso terapeutico individuale. Questo permette di comprendere meglio le proprie esigenze, acquisire strumenti per gestire la situazione e, se necessario, trovare la forza per prendere decisioni importanti sul proprio futuro.
5. Incompatibilità di valori e obiettivi di vita
In una relazione, avere opinioni diverse è normale, ma quando le differenze toccano aspetti fondamentali dell’esistenza, la terapia di coppia può rivelarsi inutile. Se due partner hanno valori profondamente divergenti o obiettivi di vita inconciliabili, il percorso terapeutico rischia di trasformarsi in un tentativo forzato di far combaciare due realtà che, in fondo, non sono compatibili.
Quando le differenze diventano insormontabili
La terapia di coppia aiuta a migliorare la comunicazione e a trovare compromessi, ma non può cambiare ciò che ogni individuo considera essenziale per la propria felicità. Alcuni esempi di incompatibilità profonde includono:
- Desiderio di figli: se un partner sogna di avere una famiglia e l’altro no, non esiste un punto d’incontro che soddisfi entrambi.
- Visione della carriera e stile di vita: uno potrebbe ambire a una vita stabile e radicata in un luogo, mentre l’altro desidera viaggiare e sperimentare nuove opportunità.
- Fede e valori personali: differenze religiose o ideologiche possono diventare ostacoli se influenzano aspetti pratici della vita quotidiana, come l’educazione dei figli.
- Gestione del denaro: atteggiamenti opposti verso la spesa e il risparmio possono generare conflitti costanti e difficili da risolvere.
Perché la terapia potrebbe non bastare
Se le differenze sono così profonde da generare frustrazione, sacrifici unilaterali o continui tentativi di “cambiare” l’altro, la terapia non può fare miracoli. In questi casi, più che lavorare sulla relazione, è importante chiedersi se valga davvero la pena restare insieme o se sia meglio prendere strade diverse.
6. Presenza di abuso fisico, verbale o sessuale
La terapia di coppia non è mai la soluzione quando in una relazione è presente qualsiasi forma di abuso, che sia fisico, verbale o sessuale. In questi casi, il problema non è la comunicazione o la comprensione reciproca, ma una dinamica di potere squilibrata e dannosa, che mette a rischio il benessere e la sicurezza di uno dei partner.
Perché la terapia di coppia è inutile (e pericolosa) in caso di abuso
Il percorso terapeutico si basa sulla collaborazione e sulla volontà di entrambi di migliorare la relazione. Tuttavia, quando c’è violenza, la terapia può diventare uno strumento che l’abusante usa per manipolare ulteriormente la vittima, minimizzando le proprie responsabilità o facendo leva sul senso di colpa del partner. Inoltre, il confronto in uno spazio condiviso può esporre la vittima a ulteriori ritorsioni fuori dallo studio del terapeuta.
Qual è l’alternativa?
Chi subisce abusi ha bisogno di protezione e supporto, non di mediazione. In questi casi, è fondamentale rivolgersi a specialisti che possano offrire aiuto concreto e sicuro, come:
- Psicoterapia individuale, per elaborare il vissuto e rafforzare l’autostima.
- Centri antiviolenza, che forniscono assistenza legale e sostegno emotivo.
- Servizi di emergenza, se la situazione rappresenta un pericolo immediato.
Se ti trovi in una relazione in cui avverti paura, controllo o violenza, il primo passo non è cercare di aggiustare la coppia, ma proteggere te stesso/a. Se hai bisogno di aiuto, contattami in privato o rivolgiti a un centro specializzato.
La tua sicurezza viene prima di tutto.
La terapia di coppia secondo lo studio Equipe Logodinamica
La terapia di coppia può essere un valido strumento per migliorare la comunicazione, risolvere conflitti e rafforzare il legame tra due persone. Tuttavia, come abbiamo visto, ci sono situazioni in cui potrebbe non essere la soluzione più adatta e quindi la terapia di coppia è inutile.
Riconoscere questi segnali è fondamentale per non alimentare false aspettative e per intraprendere il percorso più efficace per il proprio benessere.
Se ti sei ritrovato in alcuni dei punti affrontati in questa guida, potrebbe essere utile riflettere su cosa sia davvero giusto per te e per la tua relazione. Parlare con un professionista può aiutarti a comprendere meglio la tua situazione e a individuare il supporto più adatto alle tue esigenze.
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